La scuola di Mari è troppo lontana. Ogni giorno le prof la vanno a prendere perché non smetta di studiare
Padova, a marzo la famiglia di immigrati è stata sfrattata e il nuovo alloggio, temporaneo, impone un chilometro a piedi alla ragazzina, che ha problemi di salute. La «rete» dei docenti e la ricerca di un'abitazione, fin qui a vuotoha un sogno. Tutto questo però potrebbe saltare perchéin cui abitare e, di conseguenza, a settembre potrebbe saltare anche il permesso di soggiorno.
abbiamo allertato tutti — spiegano i docenti — il Comune, la Caritas, il tessuto sociale. Ma pare che una casa non si trovi».un B&b della zona di cui la Caritas avrebbe pagato una parte. Ma nella famiglia di Mari lavora solo il papà e i soldi non sarebbero bastati comunque. «In questo momento ci stiamo battendo perché arrivi almeno alla fine del percorso scolastico delle medie — dice la docente — ma l’obiettivo è più grande. Lei vuole diventare adulta qui».. In quello spazio, anche piccola. Che permetta al papà di andare a lavorare e ai ragazzi di andare a scuola tenendo conto che l’unico mezzo a loro disposizione è una bici.
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