Milano: una ragazzina con un tumore che la costringeva alla carrozzina, è morta senza essere stata accettata da due scuole, a cui aveva fatto regolare domanda disabilita dirittoallostudio
La scuola per una bambina, un bambino con un tumore è cura. La speranza è cura. Giulia non ha avuto né l’una né l’altra.è morta a 14 anni sapendo che la prima domanda di iscrizione era stata rifiutata, e la seconda era in sospeso
Aver trovato un muro, non aver ricevuto risposta, guardare negli occhi questa ragazzina e mentirle, mi ha provocato un senso di vergogna e frustrazione infiniti . Oltretutto, sappiamo che spesso i ragazzi con disabilità scelgono istituti professionali che diano loro più garanzie di un lavoro in tempi brevi, quindi scuole con attrezzature e una dotazione che deve essere messa a disposizione di tutti».Un’inclusione che spesso resta solo sulla carta, e comunque deve fare a pugni con la scarsità di fondi o con l’autonomia degli istituti scolastici, che è un’arma a doppio taglio.
segnalare che lo studente è portatore di disabilita, significa che ha bisogni speciali di cui la scuola deve tener conto, non che questa condizione sia una preclusione all’ingresso
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