La scrittrice Masha Gessen si è dimessa dalla vicepresidenza della filiale americana del Pen International, l’ong più prestigiosa per la difesa della libertà di espressione. C'entra la questione dello spazio alle voci russe - di Adriano Sofri
attraverso libri importanti come “Il futuro è storia”, Sellerio 2019, e “L’uomo senza volto. L’improbabile ascesa di Vladimir Putin”, Sellerio 2022 . Qualche giorno fa Gessen si è dimessa per protesta dalla vicepresidenza della filiale americana del Pen International, l’organizzazione non governativa più antica e prestigiosa per la difesa della libertà di espressione di scrittori e giornalisti.
un soldato ucraino non può farsi vedere accanto ai russi, nemmeno distinguendo fra russi ‘cattivi’ e ‘buoni’”. “Non sono – dice Gessen – per l’assolutismo della libertà di parola. In questo paese regoliamo continuamente il discorso. La controversia si aggiunge a tante altre simili avvenute nel corso di questi quindici mesi di guerra. Ma ha un rilievo peculiare. Non solo perché l’obiezione di coscienza – è giusto chiamarla così – viene da una persona strenuamente impegnata nella denuncia del totalitarismo triviale di Mosca, ma per la distinzione che Gessen propugna.
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