Alle europee il primo ministro ungherese di estrema destra critica gli aiuti all'Ucraina con una propaganda piuttosto grossolana, approfittando di una popolazione molto filorussa
Alle europee il primo ministro ungherese di estrema destra critica gli aiuti all'Ucraina con una propaganda piuttosto grossolana, approfittando di una popolazione molto filorussa
Lo scorso fine settimana, a una grande “marcia per la pace” organizzata da Fidesz e a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone, Orbánai suoi sostenitori se volessero «rinunciare alla pace per morire per l’Ucraina»: «Vogliamo versare sangue ungherese per l’Ucraina? Non lo vogliamo. Non andremo in guerra e non moriremo per gli altri, in terra straniera», ha detto Orbán, promettendo di mantenere l’Ungheria «un’isola di pace».
Secondo Zsuzsanna Vegh, analista politica ungherese del German Marshall Fund e collaboratrice dell’European Council for Foreign Relations, il fatto che Orbán e il suo partito insistano così tanto sulla guerra in Ucraina e sul pericolo di un’accrescimento del conflitto si può spiegare con le difficoltà che il partito ha avuto negli ultimi mesi.
Péter Magyar e gli altri membri dell’opposizione ungherese sono spesso definiti da Orbán e dagli altri membri di Fidesz genericamente il «partito della guerra» .
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